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Crespina Lorenzana: quando etica e competenza fanno la differenza nella P.A.

Ho avuto il piacere di conoscere il bravissimo e giovane sindaco, Thomas D’Addona,  del comune di Crespina Lorenzana. La storia di questo comune è strettamente collegata alla volontà e capacità del consiglio comunale creato da Thomas e dal vicesindaco, che hanno fortemente voluto la fusione dei due comuni: Crespina e Lorenzana.

Nato nel 1974, laureato in ingegneria meccanica, sposato e papà di  due figli, Thomas  inizia l’attività politica nel 1997, anno in cui viene eletto consigliere comunale al comune di Crespina all’interno di una lista di centro sinistra. Nel 2002 viene riconfermato e nominato vicesindaco

Nel 2007 Thomas vince le elezioni amministrative con quasi due terzi dei voti, contro due liste, e dopo 5 anni viene nuovamente rieletto.

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Thomas racconta:

Nel frattempo però erano intervenute due importanti ed impattanti modifiche normative, La prima obbligava i piccoli comuni alla gestione associata dei servizi e delle funzioni, con l’illusorio proposito di efficientare la macchina amministrativa, ma con il risultato di introdurre disservizi. Allo stesso tempo, per effetto di una nuova legge, si riduceva drasticamente il numero degli amministratori, Infine, i nquegli anni  nel pieno della spending review: contenimento della spesa, patto di stabilità, divieto di assunzione e di contrazione di nuovi mutui.

In occasione di un evento alla fine del 2012 presso la Prefettura, assieme al sindaco di Lorenzana, Gianluca Catarzi, ci trovammo a condividere lo stesso disagio e lo stesso punto di vista. Lorenzana con i suoi 1200 abitanti era un comune ancora più piccolo di Crespina ed aveva disagi ancora peggiori con un solo vigile, un tecnico, due amministrativi. Pur essendo confinanti, tra Crespina e Lorenzana non c’erano molte relazioni istituzionali.

Ci accomunava l’interesse per un’altra novità istituzionale che era stata introdotta nel frattempo: la fusione dei comuni. Nel caso di fusione i due comuni cessano e ne nasce uno nuovo che li comprende entrambi, comprende la somma dei dipendenti e dei territori, ma ha una sola amministrazione comunale.Dallo Stato e dalla Regione arrivano, nel caso di fusione, ingenti contributi.A queste maggiori entrate si aggiungono anche le economie e le sinergie che nascono dal sostituire due Enti con uno: col tempo, in cinque anni, siamo riusciti a ridurre il numero di dipendenti di 5 unità su 32, c’era la resistenza culturale della popolazione che era scettica (il campanilismo toscano) ma la nostra determinazione era davvero tanta e siamo andati avanti in un percorso in salita.      

Abbiamo fatto in pochi mesi circa 20 assemblee pubbliche per cercare di convincere la popolazione che nel frattempo aveva raccolto centinaia di firme contro la fusione. Avevamo l’obiettivo di superare il referendum: ce l’abbiamo fatta, il referendum che è stato superato in entrambi i comuni, in uno col 75% nell’altro col 92: a Lorenzana, a conti fatti, molta gente che aveva firmato contro la fusione, dopo tre mesi al referendum ha votato si e così dal 1 gennaio 2014 è nato ilnuovo comune di Crespina Lorenzana.                                                        Quando hai a cuore il benessere della comunità che amministri ogni momento di confronto e di sintesi non ha mai il sapore del compromesso ma è sempreun passo avanti. So che sembra retorica ma, dopo 9 anni, posso dire che è una verità concreta. Nove anni perché nel 2019 ci siamo ripresentati alle elezioni e siamo stati riconfermati”.

Ecco, mi piacerebbe che tutta la Pubblica Amministrazione avesse  la lungimiranza  e la determinazione di persone come Thomas  e Gianluca che fanno la differenza nei risultati!

In quest’ottica, si è tenuto il corso di formazione “Rapport is Power” lo scorso 2 marzo per tutto il personale comunale di Crespina Lorenzana che ha partecipato con grande interesse e curiosità.

Ringrazio il bel team del Comune di Crespina Lorenzana, il suo vice sindaco Gianluca e il caro Thomas.

Grazie.

Mike

 

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