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Come ottenere un risultato positivo :)

Come spesso diciamo, si raccoglie ciò che si semina e in ogni istante e circostanza della nostra vita possiamo dare un’impronta positiva anche ad una situazione apparentemente negativa.

Vi racconto questo episodio.

Qualche settimana fa ho accompagnato mio figlio Ruben in stazione a Bari, salendo con lui sul treno.Dopo esser stato rassicurato dal capotreno che avevamo ancora qualche minuto prima della partenza, mi accorgo che si chiudono le porte…ed il treno parte! 

Avevo l‘auto parcheggiata in stazione con ticket orario, documenti personali, agenda e tutto ciò che poteva servirmi e che non avrei lasciato in auto se non per una sosta di pochi minuti.

Ovviamente, nell’immediatezza ho espresso tutto il mio”rammarico” ( se vogliamo chiamarlo così!!!), per tutto il programma lavorativo saltato, appuntamenti in diverse località della Puglia.

Avevo un incontro con una persona che arrivava da Napoli alle 10,30, un corso per i Managers Nims a Bisceglie, due managers di Foggia che sarebbero arrivati per pranzo a Bari e l’auto lasciata nel parcheggio della       stazione di Bari.

Prima fermata del treno dopo 40 minuti a Barletta!.

 Poi ho pensato ad un’ulteriore occasione per passare ancora del tempo con Ruben, visto che partiva per andare in Svizzera, per un periodo più lungo del solito , e con il supporto di un bel gruppo di amici sono riuscito a rispettare quasi completamente i miei appuntamenti.

Intanto, telefono al caro amico  Roberto Migliardi, che risolve il problema dell’auto che si sarebbe trovata dopo un’ora in divieto di sosta. Oltre alla ricevuta del pagamento sul tergicristallo, la fotografa per dimostrare l’avvenuto pagamento.

Telefono ad un caro manager,Saverio Termite, che anzichè fermarsi a Bisceglie, prosegue per Barletta per offrirmi un passaggio.                                                                                                                                                                                                   Avviso la persona di Napoli e lo avviso del ritardo consigliando un buon caffè, spegando l’incredibile accaduto.              Ai due managers di Foggia chiedo di incontrarci non più a Bari, ma a Bisceglie per iniziare il colloquio in anticipo.

Intanto, sono giunto alla stazione di Barletta e prendo un caffè e mezzo cornetto. Lascio sempre mezzo cornetto da offrire al successivo avventore del bar. Cerco di pagare con 500 euro, ma mi dicono di non avere il resto. Intanto, entra una ragazza di colore che prende un cappuccino ed un cornetto e … propongo di utilizzare, se vuole,  la mia metà.      La ragazza, accetta con piacere. Ovviamente, a quel punto offro anche il cappuccino.

Cerco di pagare con le 500 euro, ma non è possibile! Mi consigliano di andare da un tabaccaio, ma …niente!                 Spiego alle lamentele del barista, che l’amico che sta per arrivare pagherà il conto.

Chiedo a Saverio di prestarmi il denaro, ma aveva dimenticato i soldi a casa!

Si profila per il barista la scena di “Totò e Peppino”!

La consumazione era stata ormai fatta, per cui chiedo al giovane barista di aver fiducia e  che entro quel giorno gli avrei fatto giungere l’importo dovuto, una mancia,  ed un mio libro in dono per la sua gentilezza.

E’ inutile dire che mi ha guardato con sospetto, ci presentavamo in due, in abiti eleganti e poi non paghiamo, per cui mi dice “Non posso anticipare io dei soldi per lei, sono solo un dipendente…”.

“Lo capisco, stai tranquillo però, riceverai quanto promesso. So che sei solo un dipendente, ma io manterrò la mia parola.Sono zio Mike!”

Con Saverio, giungiamo a Bisceglie per la Riunione. Completata la riunione con i due managers di Foggia siamo arrivati a Bari, risolto l’impegno con la persona di Napoli. Mi hanno accompagnato in stazione di Bari per ritirare l’auto e pranzare insieme.

A fine pranzo ho chiesto al caro manager Enzo Verzicco di farmi una cortesia importante. Passare dal quel giovane barista e lasciare la cifra dovuta, con il libro in dono ed una mancia per lui.

Il giovane barista non era lì, ma i suoi colleghi gli hanno dato il mio messaggio e dopo pochi giorni ho ricevuto questa mail:

L’abito non fa il monaco!” recitava un antico detto. Questo fu per le antiche,lo è stato per le presenti e lo sarà per le prossime generazioni un “Dogma” e menzionato ogni qual volta che ce ne sarà bisogno. Ecco appunto il “Dogma” la verità incontrastabile da cui non è possibile prescindere.

Ciò che mi è capitato in una umida giornata autunnale,va al di là di ogni logica e sopratutto di ogni etica morale. Detto questo,desidero ringraziarti (posso darti del tu vero?)caro “Zio Mike” e nello stesso tempo porgerti le mie scuse per aver dubitato della tua buona fede,ero fermamente convinto che i tuoi modi gentili e la tua abilità nel rapportarti con la gente,celassero la tua astuta tecnica da uomo d’affari del tipo “Il signore della truffa” interpretato magistralmente dal grande Nicolas Cage o di qualche furfante smascherato da “striscia la notizia”.

Ne fui addirittura convinto dopo che il tuo manager si presentò nel bar con la carta di credito sventolata. “Noo” esclamai ! E … in dialetto tranese rivolgendomi verso il mio collega dissi “Cè Fett” !! “Non era possibile un conto di soli 3,00£ farlo con questa modalità di pagamento,qui c è puzza di truffa dissi”.

Ecco appunto “L’abito non fa il monaco!”. I miei colleghi che continuavano dicendomi frasi del tipo: “Raffaè non fartene una ragione o fregatene !” I detti possono anche sbagliarsi no? Mica sono stati coniati dall’onnipotente!” Poi … la grande sorpresa … l’evento inaspettato…Lo scetticismo di cui ero succube svanì.

Ricevetti da parte dei ragazzi del turno pomeridiano il tuo libro,di cui la mattina precedente mi parlasti in maniera speciale,con tanto di dedica e con la banconota da 5,00 € in mezzo! ” …

Sai Zio Mike la 5,00€ l’ho divisa con i miei colleghi in segno di rispetto e gratitudine, affinchè un giorno possano comportarsi nello stesso modo in cui il sottoscritto fece con loro. Ho iniziato a leggerlo,ma a causa del lavoro e della mia vita frenetica,ho poco tempo libero per farlo tutto d’un fiato.

Nella vita non sono solo barman,sono fidanzato con una splendida ragazza e padre di un meraviglioso bimbo di appena 9 mesi compiuti proprio oggi,purtroppo a causa del mio stipendio non possiamo permetterci un tetto per essere indipendenti,perciò viviamo a casa dei rispettivi genitori, grazie a Dio ci aiutano a non abbatterci e ci stimolano ad andare avanti. E’ un dolore lancinante quello provocato dal doversi a tutti i costi separare.

Ogni qual volta che ho la giornata libera, mi reco a Bari(perchè la mia ragazza e mio figlio vivono lì)per abbracciarli,non poter condividere il mio amore nei loro confronti giorno dopo giorno e non poter assistere ai progressi di mio figlio è qualcosa di più di una semplice tortura.

Concludo,caro “Zio Mike” perchè sarei dispersivo,invitandoti per un caffè presso il bar della stazione di Barletta,questa volta però non avrai bisogno di sbandierare una banconota da 500,00€ in quanto il caffè sarò ben lieto di offrirtelo.

Spero tanto di diventare un giorno una pecorella ” arcobaleno “, proprio come te,fiera di aver dopo tante difficoltà e peripezie raggiunto la collina,lontano dalle ” pecorelle nere ” che pascolano a valle e di beneficiare dell’erba più fresca,la migliore che essa può offrire …

Con affetto e simpatia tuo “nipote” Raffaele Rendine!!!”

Sapete qual’è la cosa più bella di tutto ciò?

Aver dato a questo giovane padre, e ai suoi colleghi, un messaggio positivo che va aldilà del puro gesto, dà fiducia nel prossimo e semina ottimismo.

Buon Natale, Raffaele, a te ed alla tua giovane famiglia. 

1 Comment

  • Visca
    Posted 27/12/2012 - 15:08

    Caro Zio Mike, non esistono imprevisti per i tuoi muscoli risolutori. Auguro a quella bella famiglia di riunirsi presto ed a te di realizzare nel nuovo anno i tuoi desideri grandi a piacere. Ciao Roberto.

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