Dopo aver visitato il Vietnam, ci siamo spostati nel bellissimo paese confinante: la Cambogia.
Anche qui, non siamo affatto passati indenni dalle brutture della guerra e della brutalità umana.
Qualche cenno storico per comprendere questo paese.
Il progressivo declino dei grandi imperi Khmer ( cinesi) espose il Paese a conflitti coi regni confinanti e con i colonizzatori, e nel 1863 divenne prima protettorato e successivamente colonia francese, dichiarando l’indipendenza nel 1953. Dal 1969 il Paese fu sconvolto da una lunga serie di eventi tragici: il coinvolgimento nella guerra del Vietnam, la guerra civile fomentata dai Khmer Rossi che si concluse con la presa di potere di Pol Pot nel 1975.
Venne così instaurato il regime dei Khmer rossi (di ispirazione maoista), che causò la morte di tre milioni (!) di cambogiani: un vero e proprio genocidio. Solo l’invasione vietnamita del 1979 portò alla caduta del regime. In seguito all’intervento delle Nazioni Unite, nel 1993 si tennero libere elezioni sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Attualmente la Cambogia è una monarchia parlamentare, con difficili interazioni tra i partiti principali. Nonostante le amnistie e l’avvio di tribunali speciali per i crimini di guerra commessi dai Khmer rossi, la riconciliazione nazionale rimane lontana dall’essere realizzata.
Il Paese è uno dei più poveri del mondo (oltre il 35{564c2f4126d19c787c90d6dc76ae99461a9886dd2909a718dca77f5b353c1bc5} della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà) . L’economia dipende principalmente dal settore terziario, seguito dall’industria e dall’agricoltura. L’analfabetismo tra gli adulti è molto alto. L’etnia principale è quella khmer, seguita dalle minoranze vietnamite e cinesi.
Ecco, dunque, le foto di questo viaggio-studio in Cambogia , una nazione caratterizzata da un paesaggio mozzafiato, spettacolari costruzioni architettoniche (tra le più belle ed uniche al mondo) ma anche da una popolazione segnata dalla barbarie di alcuni uomini.
Dopo 5 ore di motoscafo sul delta del Mekong siamo giunti alla capitale Phnom Penh.
Graziosi ristoranti sul fiume…
La prima visita al Museo sul genocidio di Toul Sleng
La guida ci ha spiegato che sono giunti in questa struttura attirati dalla tremenda puzza.
Infatti, hanno trovato nelle celle i poveri corpi in putrefazione di detenuti politici ancora incatenati.
La cattiveria di questo regime può rivaleggiare con i lager nazisti.
I ritratti delle esecuzioni, realizzati sulle testimonianze dei pochi sopravvissuti ne danno un’idea.
I bambini venivano lanciati in alto e …SPARATI!!!
Oppure, venivano uccisi sbattendoli contro il tronco di un albero.
La pietà non aveva domicilio tra queste bestie.
Nella foto che segue,in alto a sinistra c’è la foto di Pol Pot, ideatore di questa follia disumana. Sotto di lui c’è il n° 2 che è stato condannato recentemente a 35 anni dal tribunale internazionale.
Bastava portare gli occhiali …per essere condannati a morte!!!
Inoltre, avevano anche circondato i balconi dei piani superiori con filo spinato per evitare che scegliessero una morte troppo dolce!
Quest’uomo è uno dei 7 sopravvissuti a queste incredibili atrocità. Come ha salvato la sua vita? Ha solo dimostrato che poteva riparare una normale macchina da scrivere!!!!
Intanto, il re era prigioniero nella sua bellissima dimora.
I monaci tibetani sono di casa in Cambogia.
Dopo queste immagini che doverosamente bisogna riportare, scopriamo questa meraviglia che è la città di Angkor. Angkor Wat è la città tempio più grande del mondo. Splendido esempio dell’impero Kmer tra l’ VIII e il XII secolo.
La città tempio è circondata d’acqua. E all’epoca dell’impero non potevano mancare i coccodrilli.
Le tipiche cupole di Angkor Wat rappresentano il fiore di loto. Nella cultura orientale il fiore di loto ha un significato metaforico molto importante. Infatti, la pianta vive anche in acque stagnanti e melmose e da questa condizione emerge un bellissimo fiore.
La citta tempio venne realizzata per il rito induista dell’epoca, ma successivamente è stata colonizzata dal successo buddista.
I buddisti accendono continuamente bacchette di incenso in onore di Buddha, tanto da rendere l’aria irrespirabile.
Intorno al tempio c’è una galleria molto bella con le raffigurazioni delle imprese di guerra degli imperatori Kmer.
Non possono mancare le famose danzatrici celesti, le Apsara.
Gli straordinari tempi (wat) di Angkor Thom,città Kmer, tra tutti l’incredibile tempio Bayon . E’ un tempio-montagna che si innalza su 3 livelli, con più di 200 enormi ed enigmatiche facce di pietra scolpite sulle 54 torri. Le moltissime gallerie presenti sono ricche di bassorilievi di grande bellezza e pregio.
La fantastica Ta Prohm, ed i suoi giganteschi alberi di banano e fico, tra le più antiche e misteriose architetture templari di Ankor, il cui nome significa “l’antenato di Brahama”, fu un ricco monastero buddista edificato nel 12° secolo.
Qui è possibile visitare quella che è stata una delle location del famoso film “Tomb Raider” con Angelina Jolie.
Ragazzini che vendono tipici souvenir cambogiani e usano diverse frasi nella lingua dei turisti che incontrano.
Si sposano giovanissimi. Abiti da sposi fittati per l’occasione e spesso, per lo sposo, sono più grandi. Notate i pantaloni!
E’ stato incredibile visitare un villaggio di pescatori che vivono dalla nascita alla morte sul fiume.
Spostano le case galleggianti con piccoli motoscafi a seconda dei periodi di piena.
Catturano ed allevano coccodrilli per … “pret a porter”.
I bambini si spostano sul fiume già all’età di 2 anni con delle bacinelle! Dopo con piccole barchette e a 7/8 anni sono già autonomi per spostarsi lungo il fiume senza genitori.
Anche in Cambogia si vive di riso. Tutte le famiglie che vivono in campagna hanno la loro risaia.
Le case sono sempre realizzate in palafitte per evitare i danni della piena del fiume e per allevare gli animali negli spazi sottostanti.
C’è anche il bellissimo campo da golf Angkor Wat.
Una piccola e bella cambogiana come caddy obbligatorio. Quello che noi occidentali dobbiamo imparare da questi popoli è la loro squisita gentilezza.
La sera negli hotels c’è il tipico spettacolo con le danzatrici celesti, Apsara, che mostrano con orgoglio come sanno inarcare le mani verso l’alto con costumi e suoni dell’ impero Kmer.Per noi sarebbe impossibile
E siamo partiti per tornare nel “Bel Paese”:
Molto turbati per il genocidio che questo povero popolo ha dovuto subìre ad opera dei Kmer Rossi;
Scioccati dalla bellezza dell’ottava meraviglia del mondo, Angkor Wat. Solo Angkor Wat, vale il viaggio!
Colpiti dalla voglia di riscatto di questo popolo, che ha una grande capacità di adattarsi alla varie attività senza applicare …”il lamento italico”!
Nostalgici per la bellezza di questo popolo, così gentile e premuroso verso il turista o il cliente, che i “furbetti” italiani dovrebbero imparare, per non lamentarsi, dopo, della CRISI, risultato anche di relazioni opportunistiche.
Spero che abbiate gradito il reportage di questo viaggio e attendo con piacere il vostro feed back.
Mike
3 Comments
Annamaria
Zio Mike… ci fai viaggiare insieme a te !
Riesci sempre a cogliere gli aspetti più peculiari, arricchendoli con nozioni storiche e importanti informazioni. Ogni foto diventa tridimensionale ed è come essere lì.
Say yes !!!
Annamaria
Roberto
Che bel viaggio e quante descrizioni emozionanti. Complimenti.
Roberto
Che bel viaggio e quante descrizioni emozionanti. Complimenti.