Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Tarshito, tra spiritualità e tradizione

TARSHITO (in sancrito sete di dio) è il nome che Osho, suo maestro spirituale, ha dato a Nicola Strippoli. Nasce a Corato (Bari) nel 1952. Architetto, artista, disegner, docente di designer presso l’ Accademia di belle Arti,

Foto by Giannis Dimitras

 

inizia nel 1979 la sua straordinaria esperienza di art director della galleria speciale di Bari, aggregando alcune tra le più belle intelligenze nell’ambito delle arti e del design: Mendini, Branzi, Meret Oppenheim, Merz, Nanda Vigo,Marano. Antesignano dell’unione tra oriente e occidente, tra funzioni quotidiane e ritualità, fra arte, design e architettura, fonda il suo lavoro sulla collaborazione con artigiani siano essi del meridione d’Italia o Indiani. Partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero, tra le quali due Biennali d’Arte di Venezia.

 

Vivendo a Bari, ho avuto il piacere di conoscere personalmente Tarshito e di apprezzarne le opere esposte a Mungivacca, in Bari, ove ha sede il suo

 

image003[1]

 

“Tanti  anni fa era un villaggio di 9 architetture dove si viveva e si lavorava la “sansa”.

 

Ora in questo villaggio si condivide creatività, spiritualità e tradizione.

 

Creatività nelle varie discipline (architettura, pittura, scultura, design…)

 

Spiritualità attraverso la conoscenza di vari Maestri spirituali, al di là delle religioni (don Tonino Bello, Osho, Thich Nath Hanh, Aivanohv…)

 

Tradizione nelle varie discipline (doratura, foderatura, costruzione della carta, ceramica….)

 

Come ricercatore artistico- spirituale mi piacerebbe condividere il muoversi artisticamente spinti dall’ardore del sacro e della realizzazione spirituale

 

con la chiarezza della motivazione nel fare arte:

 

1-fare amicizia con la Trascendenza.

 

2-l’arte come una offerta al Divino e aiuto a destrutturare le stratificazioni di identificazioni, di maschere.

 

3-l’aumento di  attenzione nel canalizzare l’attrazione verso quanto ha reale valore, verso le verità eterne.

 

4-mettere in circolazione informazioni che aiutino a elevare le coscienze, a modificare le abitudini, a bonificare i pensieri.” Tarshito

 

Ecco alcune delle sue opere più famose:

 

guerriero d'amore

 

 

opere

 

vasi

 

                  Il risultato della ricerca di Tarshito  è l’infinita serie dei Vasi, grandi, enormi oppure piccoli, su carta, tessuto o in sculture di grandi dimensioni, che sono il più eloquente Manifesto della sua poetica: l’Opera di Tarshito si esprime nell’atto dell’accogliere e riempirsi, e quindi traboccare. Un travaso concettuale ed emotivo che avviene nella relazione con la forma/materia dell’artigiano, o guidando sedute particolarissime di meditazione, o progettando opere che possono considerarsi Monumenti a un tipo completamente nuovo e al tempo stesso antico e purissimo di Arte sacra: quella in cui l’artista si propone come umile canale di trasmissione, di una creatività che essendo già in sé stessa ‘dono’, potrà solo gioiosamente condividersi.

 

Consiglio a tutti di visitare la location suggestiva allestita da Torshito a Bari, e visionare le sue opere anche attraverso il sito  http://www.tarshito.com/.

 

Mike

 

 

 

 

 

 

 

 

Scrivi un commento

0.0/5